Daniela Bertoletti

Sono una donna comune che ha vissuto vari anni all’estero, tre dei quali a Riad, in Arabia Saudita.


Quando sono tornata in Italia è rimasta colpita dal degrado materiale e morale trovato.

Da allora sto lanciando un messaggio positivo di Rispetto per l’Ambiente e per l’Uomo in particolare indirizzato ai giovani che ritengo siano la forza su cui contare e il veicolo per compiere il cambiamento.
E’ un messaggio universale svincolato da qualsiasi dottrina religiosa. Partire dal recupero dei materiali per arrivare con effetto domino al recupero dei valori.

Il rifiuto crea l’arte“.Per me, è necessario che sia questa, in tutte le sue molteplici forme, ad amplificare il messaggio, perché l’arte dona quelle emozioni indispensabili per meglio risvegliare le coscienze e per mettere l’accento sull’obiettivo da raggiungere:
creare coscienze integre attraverso l’arte per riappropriarci dei valori perduti coinvolgendo i bambini e i ragazzi delle scuole rendendoli partecipi e protagonisti degli eventi stessi.”

LA MIA STORIA

Nel 1973 ho conseguito la maturità artistica presso l’istituto d’arte di Roma con votazione 60/60. Nel 1973 ho iniziato l’attività professionale come danzatrice nel contesto del premio “Guido Monaco”. Nel 1974 ho esordito nel gruppo diretto da Patrizia Cerroni. Ho Partecipato come danzatrice solista nel ruolo di 6 trasmissioni per la TV dei ragazzi “Scuola di ballo”. Ho perfezionato la tecnica classica e moderna, studiando con vari maestri: J. Dudan, J. Fontano, L. Lojodice, W. Lopow, G. Muradof, B. Niktch, E. Piperno, M. Plevin. Nel 1975 mi sono diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza. Negli anni successivi ho insegnato nelle scuole “Mimma Testa” di Roma e “Tersicore” di Roma Ostia. Dal 1976 al 1979 ho danzato come solista nella compagnia ” Teatro Danza Contemporanea” di Elsa Piperno e Joseph Fontano. Dal 1975 al 1996, sono stata insegnante e coreografa del gruppo ” La Danza “. Ho partecipato al VII, IX, XI, XII, XIII; XV, Festival Nazionale delle scuole di danza classica diretto da Renato Fiumicelli. Nel 1991 ho vinto il Premio Beato Angelico per la coreografia.

Ho insegnato con gioia per 25 anni, crescendo due figli e sostenendo la mia famiglia. Ho privilegiato l’avvenire dei miei figli e la carriera di mio marito, condividendo sempre le sue scelte per fiducia, stima e amore. Abbiamo quindi trasferito le nostre vite, nell’ambiente diplomatico, per tre anni a Parigi e per tre anni in Arabia Saudita, dopo l’11 settembre 2001, rischiando la vita e rinunciando a tutto ciò che viene definito “normalità” e sottomettendoci a quelle che sono le regole vigenti, dettate dalla sharia. Forse è proprio questo distacco dal nostro Paese e dalle nostre consuetudini, che ha accresciuto in me sia un senso critico verso le nostre abitudini e scelte, ma anche nello stesso tempo la consapevolezza di dover apprezzare maggiormente tutto quello che possediamo e diamo per scontato. Ho vissuto in un Paese in bianco e nero dove la musica insieme ad altro è vietata, dove l’arte nelle sue molteplici forme non esiste, dove tutti i venerdì, in piazza c’è il taglio della mano e della testa, dove si prova il senso di vuoto e la parola “normale” assume un altro significato. Rientrando in Italia, ho provato quindi sia la gioia per aver ritrovato le cosiddette banalità, sia la pena per notare quanto spreco, oltraggio e violenza vengono continuamente usati verso le cose, le situazioni, le persone. C’è insomma un tale degrado nel modo di pensare, di essere, di porgere, di sentire, che fa veramente male al cuore. Sento il desiderio in me, l’energia, l’entusiasmo, prima di scomparire dal pianeta, di provare a fare qualcosa, senza mezzi, ne’ aiuti, ne’ eccelse capacità, ne’ particolare cultura, ma la voglia è tanta, quella di provarci per dire: IO  HO  PROVATO! Con questo progetto:”Eccomi! Risali con me” e con l’avvio di questi eventi che hanno coinvolto scuole, Accademie, allievi, artisti, sul tema del recupero dei materiali fino al recupero dei valori, ho voluto fare un gesto, chissà forse qualcuno lo noterà, qualcuno si affiancherà, qualcuno cambierà rotta, qualcuno incomincerà a vedere e a far vedere le cose in modo diverso, qualcuno forse vorrà aggiungere un gesto positivo e così il tutto si espanderà, si diffonderà, potrà diventare un modo di essere e di pensare migliore.  
Daniela Bertoletti o “Eccomi! Risali con me

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